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#Ethiopia, Simien mountains

First day Simien mountains, Debark Buit Ras

Primo giorno sui Simien, Debark – Buit Ras

I Simien mountains si trovano a nord di Gondar, un’oretta di strada asfaltata o in lavorazione cinese.
Sono delle montagne vulcaniche, secondo me assai antiche che raggiungono i 4600 metri con la vetta del Ras Dashen.

Tutti ti consigliano di andare a fare un trekking sui Simien, sia dall’Italia che gli amici in loco, e tutti ti dicono di andare tramite agenzia. Ci son stati tutti e tutti entusiasti. Beh io no. Non so cosa non mi abbia entusiastato, forse l’aspettativa era talmente alta che la realtà ci si è scontrata duramente. Forse anche l’organizzazione visto che le agenzie a Gondar pompano i prezzi a dismisura, ti illudono dicendo che ti puoi inserire in gruppi in modo da dividere le spese e poi non se ne fa niente.
Alla fine preso per sfinimento morale decido di organizzare tutto da solo direttamente all’ufficio del parco.
Compongo la mia squadra con lo scout Ababa (fiore), l’uomo mulo Maru e il cuoco Massafitz. Nessuno dei tre parla inglese quindi toccherà farsi capire. Soprattutto Ababa che starà con me tutti i giorni tutto il giorno non parla una parola di inglese se non “Please”.

La cena della prima notte

La cena della prima notte sui Simien

Sarà pure che il cuoco facendo la spesa per i 6 giorni spende tutti i miei averi e nella cittadina non esiste bancomat. Si, pur’io un po’ cojone. Fatto sta che rimango con 15 euri e 300 Birr e un biglietto pagato per arrivare a Aksum alla fine del trekking.

La cosa interessante è che sui Simien ci vivono. Ci sono villaggi e case di pastori e agricoltori. Ti offrono il caffè, compri uova, pecore, montoni, mangi l’injera nazionale a 3800 m nel campo di Chenek. Una pecora intera costa 400 Birr cioè 16 euri. Intera e viva!

Vista sul north escarpment dei monti Simien

Vista sul north escarpment dei monti Simien

Gelada Baboons, in questo caso babbuino pensieroso

Gelada Baboons, in questo caso babbuino pensieroso

Il sottoscritto con Ababa lo scout

Il sottoscritto con Ababa lo scout

Eravamo verso la fine dei 25 km giornalieri e trascinandomi per il villaggio di Geek in compagnia del mio scout ci vengono a offrire il caffè. “No grazie, voglio solo arrivare al campo e sdraiarmi”, e uno e due alla terza Ababa mi fa capire che bisogna andare a prendere il caffè.
E vabbè Ababa, però “Birr yallum”, non c’ho davvero soldi da dargli, niente. Ma pare che non vogliano essere pagati, è semplicemente ospitalità. Ok, crediamoci. Entriamo in questa capanna: enorme, alta, decisamente affumicata dal fuoco sempre acceso. Nessuno spiraglio in alto per farlo uscire. Galline e pulcini girano per la capanna.

Ci sediamo su delle pelli non ben identificate, capirete, mica c’è la luce da accendere.
La signora comincia a prendere i chicchi di caffè e li mette su una padella sul fuoco: tostatura. Dopo poco li mette in una conchetta e comincia a sbattere con una specie di mattarello: macinatura. Intanto l’acqua è sul fuoco in attesa di bollitura. Dopodiche aggiunge il caffè macinato all’acqua e manda in ebollizione.
Ci beviamo 3, 4 caffè uno di seguito all’altro e ne sgranocchiamo i chicchi appena tostati. Tutto ciò mi da la forza di affrontare l’ultima mezz’ora e si arriva finalmente al campo.

Mule man

Mule man

La sera imparo “Akavet” e “Korkulet” che vogliono dire salire e scendere e cerco di capire tramite lo scout quante ore si sale e quante ore si scende.
Ant, eulet, sost, erat, amst … un , due , tre , quattro, cinque … numeri e akavet e korkulet per capire ma mica è sempre facile eh.

Gola tra Imet Gogo e la via per Chennek

Gola tra Imet Gogo e la via per Chennek

Dalla punta di Imet  Gogo geometrie agricole

Dalla punta di Imet Gogo geometrie agricole

Un’altra cosa che non mi è piaciuta è che ci sono le strade e naturalmente la popolazione le usa per muoversi e usa i camion e le jeep. Fatto sta che ci sono più strade che attraversano i monti e più volte si attraversano strade durante il trekking. Questo comporta che si possano incontrare smog, polvere, compagni di viaggio occasionali che ti salutano dal pick up che li è venuti a prendere.

Imet Gogo e Inatye

Imet Gogo e Inatye

Non che voglia essere un talebano del trekking ma se lo fai lo fai tutto e bene. Dall’inizio alla fine. Invece la tendenza sui Simien è di arrivare, per esempio, a 4430 m sul monte Bwehit e poi tornare il giorno dopo indietro via jeep. Il che costa anche un fottio di soldi. Poi se volete c’è il mulo a portarvi il sacco, altra comodità che non comprendo proprio a pieno e che rende la montagna sicuramente più accessibile a tutti ma …

Io invece mi sono sucato 130 km di camminata in 6 giorni, zaino in spalla, e gli ultimi 2 volevo morire. Dormivo, se si può chiamare dormire, su un materassino del cazzo, la tenda bucata e con spifferi, andando a letto alle 21 alle 3 ero sveglio e non sapevo che cazzo fare, libri finiti, cellulare scarico, la torcia pure dopo 3 giorni m’ha mollato.

Bambini venditori che non abbassano assolutamente i prezzi

Bambini venditori che non abbassano assolutamente i prezzi

Però le montagne sono bellissime. Meglio il periodo subito dopo la stagione delle piogge che mostra panorami più puliti e meno afosi. I sentieri sono ardui ma fattibili, ci sono dei burroni e dei crepacci terrorizzanti, babbuini (Gelada Baboons) molto simpatici e i cervi (Orix), bella flora (Ababa!).

Il clima è complicato, caldo di giorno e gelido di notte. Poi l’altitudine fa il suo, se becchi una nuvola a 4000 che oscura il sole il freddo improvviso ti fa battere i denti da un momento all’altro.

La vetta del Ras Dashen 4553 m dal monte Bhewit 4430 m

La vetta del Ras Dashen 4553 m dal monte Bhewit 4430 m

Consigli: andate direttamente a Debark, fate un po’ di spesa da soli, sappiate che la terza notte a Chenek potete comprare uova, pane, injera e carne, assumete lo scout che è obbligatorio e l’uomo mulo con il suo mulo per portare tutto il materiale tipo tenda, teli, fuoco e stoviglie e lasciate a casa il cuoco. Ci si può cucinare da soli.

Paro Indiana Jones? :)

Paro Indiana Jones? 🙂

Dalla cima del Bhewit a 360°:

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