Dicevano che Kigali era più pulita di Colonia e ve lo confermo.
Strade linde, marciapiedi, traffico regolare e canalizzato, semafori, aiuole e prati ben tagliati. Tutto quello che manca all’amata Kinshasa.
Il Rwanda, grande nemico della RDC nonostante le sue piccole dimensioni, che forse sono appunto uno dei motivi delle probabili mire espansionistiche nei Kivus, è un esempio di decisione.
E’ una dittatura, mettiamola in chiaro da subito, ma una dittatura che funziona e si vede a occhio nudo. Chiaro che mancanza di diritti, azzeramento dell’opposizione, mancanza di pluralità dei media e via dicendo sono questioni chiave che non possono essere trascurate. Ma la vita è migliorata per i rwandesi, sicuramente per quelli che vivono a Kigali.
Elettricità e acqua presenti, mezzi di comunicazione veloci, mezzi di trasporto, supermercati e merce, strade, sicurezza e una formale lotta alla corruzione. Pochi chiedono soldi, nessun poliziotto o militare te li chiede o ti ferma per poterteli chiedere.
Kigali funziona, il Rwanda nel suo complesso sembrerebbe di si anche se le politiche agricole di monocultura per l’esportazione non sono proprio le migliori per la popolazione locale.