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#Namibia, diario di viaggio, day 5

Dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 2007 il sito di twyfelfontein, sorgente temporanea d’acqua, all’interno del deserto del Namib, ospita diversi disegni rupestri raffiguranti differenti animali e fonti d’acqua.

disegni rupestri

cerchio=fonte d’acqua, linea tra cerchi=fonte d’acqua permanente

I disegni fatti su rocce di sabbia rossa con punte di quarzo risalgano ad un periodo tra i 2000 e i 6000 anni fa secondo datazione con carbonio 14. Sono state fatte dai Bushman, popolazione nomade namibiana, ancora presente ai giorni nostri che parla con i click. Guardatevi questo video.
Essendo nomadi si vedono raffigurazioni di animali che non hanno niente a che fare con la zona tipo foche e pinguini presenti invece sulla costa. I bushman ritenevano questo luogo sacro e per questo è il più ricco in numero di disegni rupestri. Pare che la maniera di rappresentare l’acqua con dei cerchi sia la stessa degli aborigeni australiani.

Disegno rupestre

Struzzi, giraffe, oryx, kudu, etc …

Rinoceronte

Rinoceronte

Da quanto dichiarato dalla guida per tutto l’anno 2012 non ha piovuto una sola goccia d’acqua, già alle 8h30 del mattino il calore si faceva sentire, per fortuna secco.

Leone sciamanico

Il Leone dalle 5 dita simbolo dello sciamano

Finita la visita, ci si dirige verso il mare, la Skeleton Coast, attraversando un’altra zona del deserto del Namib ancora più deserta. Destinazione Swakopmund per un paio di giorni di relax in riva al mare e una mezza giornata di sandboard che fa bella mostra nella mia todo list da parecchio tempo.

Deserto del Namib

In tutto il 2012 manco una goccia d’acqua

 

Attenzione agli elefanti

Uno dei pochi animali che te ficca sotto lui

Prima di arrivare a Swakopmund tappa a Cape Cross a vedere la più grande colonia di foche della costa. Una puzza orribile. Migliaia ma migliaia di foche di tutte le dimensioni occupano questa parte di costa.
Siamo alla fine della stagione in cui nascono i cuccioli di foca e la scena potrebbe essere terrificante: decine di piccoli morti sulla spiaggia,altre decine in gruppi ammassati, altri che gridano cercando la propria madre.

Foca

Et voilà la foca

E’ la dura legge della natura, 27% di queste creature muoiono appena dopo il parto per differenti ragioni: smarrimento e denutrizione, schiacciamento da parte di altre foche, nascite premature o semplicemente mangiate da iene e/o sciacalli.

Foche

Pare un disegno di Jacovitti alla spiaggia

 

foca morta

Hitchcock non aveva torto

L’odore è davvero nauseabondo e rimane impregnato a capelli e vestiti fino all’arrivo a Swakopmund. Serata in ristorante in riva all’oceano e mangiata di pesce atlantico che ha tutto da invidiare al mediterraneo. Domani (oggi) sandboard … ma questa è un’altra storia.

Spiaggia di Swakopmund

Spiaggia di Swakopmund e dune di sabbia in lontananza

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