Con questo blog cerchero’ di spiegare cosa succede nella Repubblica Democratica del Congo, dove vivo orami da più di 2 anni.
Non è semplice chiarire cosa succede in RD Congo vista la mancanza di organi d’informazione indipendenti, le difficoltà nel capire cosa pensa realmente l’opinione pubblica, la mancanza di una classe media attiva politicamente e soprattutto la maniera di vivere della popolazione congolese dopo 32 anni di regime Mobutista e quasi 15 anni di instabilità politica e guerre.
Innanzitutto è bene capire cosa è la RD Congo da un punto di vista geografico. Grande quanto tutta l’Europa occidentale, dalla Sicilia fino alla Danimarca e dalla Spagna fino alla Polonia, conta una popolazione “ufficiale” di 55 milioni di persone.
Attraversata dall’enorme fiume Congo, conosciuto anche come Lualaba, e da numerosi affluenti che fanno si che il bacino idrico sia il secondo più grande del mondo dopo l’Amazzonia, la RD Congo è in gran parte formata da foresta equatoriale, almeno il 48% del suo territorio e si trova nelle province dell’Equatore, Orientale, Maniema, nord Katanga e nord Kasai, savana nelle province di Bandundu, sud Kasai, Kinshasa, sud Katanga e Bas Congo e dalla zona dei grandi laghi fatta di colline erbose, vulcani e laghi dei Kivu e dell’est Orientale.
La RD Congo confina con la Rep del Congo a ovest, separata solo dal fiume Congo, la Rep Centrafricana e il Sudan a nord, l’Uganda, Rwanda, Burundi e Tanzania a est e lo Zambia e l’Angola a sud. La capitale è Kinshasa che sembra contare 7.5 milioni di persone ufficialmente ma officiosamente si dice che ce ne siano almeno 13 milioni. Io vivo a Kinshasa nel quartiere di Gombe.
E un po’ di storia ….
La RD Congo è stata scoperta e mappata dal giornalista ed esploratore statunitense Henri Morton Stanley nel 1878. Stanley fu il primo uomo a percorrere per quasi tutta la sua interezza il fiume Congo partendo dal lago Tanganica e arrivando fino al Bas Congo dove il fiume si getta nell’oceano Atlantico.
Stanley divenne pero’ famoso prima di questa spedizione ritrovando l’esploratore inglese Livingstone sperduto nella giungla vicino al lago Tanganica mentre stava cercando la foce del Nilo … celebre è la sua frase citata al ritrovamento: “Mr. Livingstone, I suppose”.
Nel 1877, dopo la fondazione dell’Association Internationale du Congo da parte del re Leopoldo II viene chiamato ad organizzare una nuova spedizione con l’obiettivo di prendere possesso di quelle terre e cominciare a sfruttarle economicamente.
Nel 1884 alla conferenza di Berlino a Leopoldo II viene riconosciuto lo “Stato libero del Congo” che tanto libero non è. Formalmente questo territorio è il giardino privato del Re Leopoldo e non una colonia vera e propria gestita dal Regno del Belgio.
E’ uno dei momenti più bui del colonialismo occidentale in Africa, il territorio e la popolazione vengono sfruttati senza pietà e brutalmente che durerà fino al 1908 quando il Parlamento Belga rileva l’amministrazione e rinomina il paese in Congo Belga.
Un famosissimo libro, Cuore di tenebra, scritto da un comandante di una nave che commerciava sul fiume Congo, Joseph Conrad, racconta l’orrore che si viveva in Congo e le atrocità che venivano commesse.
Colonia belga fino al 1960, anno in cui la Francia concede l’indipendenza alla maggior parte delle sue colonie africane, il Congo belga stesso diventa indipendente nello stesso anno sfruttando quest’onda lunga. Durante la colonia numerose infrastrutture vennero costruite: strade, ferrovie e porti nonchè sfruttamento delle risorse minerarie del paese in particolare rame e uranio. Dalle miniere di uranio del Katanga proviene l’uranio utilizzato per costruire la bomba atomica sganciata su Hiroshima e Nagasaki dagli Statunitensi.
Storia recente …
Dal 1960 ad oggi in RD Congo ci sono stati solo 5 presidenti: Joseph Kasa Vubu dal 1960 al 1965, Mobutu dal 1965 al 1997, Laurent Desirè Kabila dal 1997 al 2002 et Joseph kabila dal 2006 ad oggi.
Patrice Lumumba fu il primo ministro del post indipendenza dal giugno al settembre del 1960. Personaggio legato a Che Guevara e al blocco comunista, Lumumba fu una persona chiave nell’indipendenza del Congo e nella sua tentata emancipazione dal Belgio, viene ucciso il 17 gennaio del 1961 dopo essere stato rapito e portato in Katanga. Chiare e dichiarate sono le responsabilità straniere nell’assassinio da parte del Belgio e degli Stati Uniti d’America che per mano della CIA non volevano perdere un territorio cosi importante a favore del blocco comunista.
Mobutu, stretto collaboratore di Lumumba, partecipo’ attivamente alla messa fuori scena di Lumumba e dopo essere diventato colonnello sotto Kasa Vubu e riorganizzato l’esercito, effettua il colpo di stato per diventare presidente nel 1965.
Sono anni di province che dichiarano la propria indipendenza come il Katanga, Che Guevara che parte per il Congo nel 1965 per aiutare Laurent Kabila ad organizzare la guerriglia e che torna con le mani nei capelli dopo aver visto l’incompetenza, l’intransigenza e le rivalità interne dei guerriglieri di Kabila, i saccheggi dei villaggi di popolazioni inermi e lo sfruttamento per scopi personali del materiale di alcuni capi fanno si che il Che se ne vada dal Congo dopo 7 mesi. Tutto è raccontato nel Giornale del Congo.
E arriviamo ai giorni nostri …
Laurent Kabila riesce a sconfiggere Mobutu 30 anni dopo. In uno stato in cui la cleptocrazia regna, le ricchezze non sono condivise, i conflitti tra le tribù si acuiscono, l’economia non va ecco che Mobutu capisce che non puo’ andare più avanti.
Sono necessarie due guerre prima di trovare un minimo di stabilità, ma proprio minimo, in Congo e neanche dapperttutto.
Kabila, katangese della tribù dei Luba, anche conosciuti coma Baluba in lingua tchiluba, proclama la Repubblica Democratica del Congo il 17 maggio 1997. La prima guerra si svolge tra il 1996 e il 1997 e vede Kabila alleato con Rwanda, Burundi e Uganda sconfiggere il fuggitivo Mobutu.
Pero’ gli alleati di Kabila non vogliono andarsene dal Congo e comincia cosi un momento delicato di diplomazie e manovre politiche che portò velocemente ad una seconda guerra africana che vede impegnati più di 8 stati e 25 diverse fazioni armate dal 1998 al 2003.
Laurent Kabila viene assassinato nel 2001 e al suo posto viene nominato suo figlio Joseph kabila che è ancora l’attuale presidente del Congo.
Mi fermo qua per ora, nei prossimi post cercherò di spiegare l’attuale situazione politica. dall’elezioni del 2006 all’influenza in Congo del genocidio rwandese del 1994 e le attuali formazioni ribelle che agiscono nell’est e nord est congolese.