Pensieri e storie dalla Rep Dem Congo e non solo Rotating Header Image

#Ethiopia, appunti di viaggio

Ora dico una banalità: l’Etiopia non è Africana. E gli etiopi non sono africani.
La storia antica di questo posto e popolazione che data dal 3000 A.C. il regno della regina di Sheba amante di Salomone, una colonizzazione durata solo 5 anni, le tradizioni religiose e i cristiano ortodossi, le leggende e le chiese rupestri del Tigray, la lingua amarica di ceppo semita e le similitudini con ebraico e arabo, l’arca dell’alleanza e tutti i simbolismi. Ci sono prove inconfutabili: palazzi, chiese, oggetti segni di una civiltà che ha avuto un ruolo importante nella storia del mondo fin dai tempi dei greci e dei romani, di Salomone e poi Heilè Selassiè, Menelik, Fasilladas.

IMG_7224

Gondar, il castello di Fasilladas e discendenti

Gondar, il castello di Fasilladas e discendenti

Gondar, il castello di Fasilladas e discendenti

Interno del castello di Fasilladas

Interno del castello di Fasilladas

La sua posizione è sicuramente strategica. Il suo territorio ricco e fertile. La sua popolazione con chiari segni più arabi o persiani che africani, una popolazione fiera di essere Etiope. No, dal poco che ho viaggiato in Africa in Etiopia non si è in Africa. Si è in un paese misto africo-arabo-persiano, un crocevia di genti e geni.

La gola del Nilo sulla strada Addis Ababa Bahar Dar

La gola del Nilo sulla strada Addis Ababa Bahar Dar

Pitture delle chiese sul lago Tana

Pitture delle chiese sul lago Tana

Compagni di viaggio occasionali

Compagni di viaggio occasionali

Mi sono innamorato 123 volte in 3 settimane. Amori impossibili fatti di sguardi fugaci, sorrisi e risa scatenati dal tentativo di parlare amarico, cingerella! Nessun problema, una soluzione la si trova. Se dovete andare in Etiopia andateci per tanto tempo. 3 settimane non bastano nemmeno per vedere il nord delle grandi città impero Gondar, Aksum e Lalibela.

Lago Tana a Bahar Dar

Lago Tana a Bahar Dar

Il granaio etiope verso Bahar Dar

Il granaio etiope verso Bahar Dar

Le chiese rupestri del Tigray fatte da monaci preti scalatori sono un patrimonio dell’umanità inestimabile. Alcuni preti hanno un carisma e dei visi talmente pieni di profondità da perdersi minuti interi ad osservarli. Il territorio in cui queste chiese sono state costruite sembra creato apposta per qualche film spaghetti western e t’aspetti l’entrata in scena degli indiani.

l'entrata del castello di Yeha

l’entrata del castello di Yeha

Il complesso roccioso del Gheralta

Il complesso roccioso del Gheralta

Il prete più affascinante che esista

Il prete più affascinante che esista, il libro dice che ha 2000 anni e le pagine sono fatte di pelle di capra

La gente in generale è molto simpatica e come scopre che sei italiano sono ancora più gentili tant’è che ti chiedi se non ti stiano prendendo per il culo.

Si balla con le spalle da queste parti e la loro convinzione di essere dei gran fighi è meglio di uno spettacolo di cabaret. Ballare con le spalle significa mani sui fianchi e i soli movimenti che vengono fatti sono con le spalle, un po’ come un galletto che tira fuori il petto o un’anatra che tenta il volo. Ma, ripeto, la loro convinzione nel ballare in cotesta maniera fa si che siano comici e fighi allo stesso tempo. Poi naturalmente si sorride a 36 denti e con i loro occhi brillanti e accesi la simpatia è assicurata.

Ad Aksum c’era un pischello con il giacchetto di pelle e la canotta sotto che faceva in modo che ad un certo punto muovendo in modo scattoso le spalle il giacchetto di pelle scendeva sugli avanbracci mostrando tutto il suo furore maschile. In più era stato dal parrucchiere il giorno stesso, sicuro 🙂

Aksum è una carina cittadina con un bel viale alberato dove passeggiare e dove ci sono parecchi bar dove degusti caffè e bevi la birra St George o Dashen. Curiosità l’obelisco di Aksum che stava a Roma qua viene chiamato Obelisco di Roma!

La spianata degli obelischi di Aksum

La spianata degli obelischi di Aksum

Poi ci sono le guide. “Ma che non hai una guida?” “No” “Bisogna averci una guida in Etiopia” “Ma, ho girato in altri stati in Africa e non ho mai avuto una guida”. Ma l’Etiopia non è l’Africa, no? Le guide possono servire se sono competenti. In ogni posto visitato mi hanno offerto la guida, a volte si prende a volte no, quando l’ho presa ho notato che:

1 – Se non vogliono soldi sono brave
2 – Se si mettono d’accordo subito sul prezzo possono essere brave.
3 – Se cominciano ad accompagnarti approcciandoti con curiosità non valgono un cazzo a livello di guida ma magari sono simpatici

Preti scalatori

Preti scalatori

Scenografia spaghetti western

Scenografia spaghetti western

Io: “1,2,3,4,5,6,7,8,9 ah sono i 9 santi etiopi”
Guida: “no, gli apostoli”
Io: “ma sono 9, gli apostoli sono 12”
Guida: “gli altri 3 sono disegnati su quella parete”
Io: “e perchè su quell’altra parete?”
Guida: ” ehm … perchè sul soffitto non c’era spazio”

Cioè, sto monaco prete cliffhanger de gayardon sale su sto cucuzzulo, scava una grotta che magari già c’era un pò ma tant’è, costruisce una chiesa, s’accolla di portare legni, tappeti, colori, libri etc etc e poi quando disegna le persone alle quali sta dedicando la propria vita mi calcola male le proporzioni? Sposta 3 apostoli dal soffitto alla parete perchè manca spazio?
Ma io so che nella religione cristiano ortodosso tutto è un simbolo ed ha un significato! L’ho imparato a Bahar Dar!

Basito, F4, per tutta la giornata.

Sole nuvole e ombre

Sole nuvole e ombre

Eppoi ci sono i venditori. “Quanto costa?” “200 Birr” “Dai facciamo 100, è cinese, guarda” “200 Birr” “E fammi un ultimo prezzo su, è una maglietta non originale della squadra di calcio dell’Etiopia, la porto in Italia, faccio pubblicità” “200 Birr” “Ma questo è il primo prezzo” “200 Birr” “Aho ho capito, 200 Birr”

All fine la majetta sono riuscito a concordarla a 180 Birr ma al momento del resto il tipo s’è tenuto 5 Birr. Cosi. Se l’è tenute.

Alla prossima volta che ci vado voglio andare ad Harar, la città mussulmana sulla rotta per Somaliland, altro posto da visitare. Ad Harar ci soggiornò e diventò mercante d’armi il poeta Arthur Rimbaud.

Comments are closed.