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#Namibia, diario di viaggio, day 6

Dune

Meraviglioso panorama dall’alto della duna

Consigli e accorgimenti per fare sandboard:

1- La sabbia non à la neve
2- La lamina te la dai in faccia
3- Hai comunque bisogno di coprirti
4- Hai comunque bisogno della crema solare
5- Se proprio devi fare il fico sappi che la discesa dura poco
6- Se hai deciso di fare il fico sappi che poi devi risalire
7- Non esistono gli impianti nè gli skipass
8- Se veramente vuoi fare il fico almeno accertati che ti stanno riprendendo, non si sa mai
9- Si sabbiolina (sciolina), lol, prima di ogni discesa

Risalita

Sguardo duro e deciso nella risalita

Consolidate queste regole, parliamone.
Sandboard è una gran ficata, indossare gli scarponi morbidi, mettersi una tavola sotto e scivolare giù per una duna è qualcosa di veramente elettrizzante nonchè esaltante per chi ama scivolare su una tavola. Farlo sulla sabbia di una duna alta un centinaio di metri e con 35° buoni è qualcosa di talmente ossimoro, se mi passate l’espressione, che da solo vale la pena provare.

Titubante

Ma davvero scivola sta cosa?

Ci si sente anche un pò fuori luogo se pensate ad uno che cammina imbracciando una tavola con degli scarponi in mezzo delle dune …

Confidenza

Lascia andare la tavola

Risalire una duna con gli scarponi addosso trasportando una tavola è qualcosa che deve stare nella todo list di ogni boarder.

Risalita

Fatiche necessarie

Bon, mi sveglio alle 6h30 tipo un bambino che aspetta babbo natale, l’appuntamento è solo alle 9h30 ma io non sto più nella pelle, sono eccitato, non riesco a dormire, mi rigiro, voglio scivolare. In montagna non mi succede più, non mi sveglio più con l’ansia e la voglia ma questo è sandboard!

9h30 puntuale arriva il furgoncino della classica americana trapiantata in Africa che raccoglie i partecipanti. Sono 18 anni che fa questo lavoro e devo dire che è un’interessante conversazione su come si vive in Namibia e ancor meglio in Swakopmund. Paese di vecchi in pensione e 4 mesi di bel tempo l’anno. Oltre fa freddo e la mattina è nebbioso. Buono a sapersi.

Arriviamo in questo posto meraviglioso. Dune stupende, alte, modellate dal vento a un passo dalla città e dal mare. Sembrano finte. Dal basso già vedo un jump che attira la mia attenzione.

Grab

Semplice grab

I classici preamboli, cosa fare cosa non fare, cosa cambia rispetto alla neve, e via si parte. La prima discesa è di conoscenza, vediamo come funziona e come si scivola, insomma prendiamo confidenza con la compagna sabbia. Va una favola.

Risalire è un bucio de culo assurdo, le prime due o tre volte l’adrenalina aiuta, poi scende ed è solo fatica. Insomma presa confidenza si salta: dritto, 90° con ritorno e già si comincia a mangiare sabbia …. non contare sulla lamina, o atterri dritto dritto oppure se appoggi la lamina vai giù, la cara amica non taglia la sabbia anzi si insabbia che è un piacere.
Ma che gusto c’è a scendere facile? Nessuno. E quindi si forza, si provano trick e ci si comincia a impanare di sabbia, velocemente si diventa una maschera di sabbia. “Another one bites the dust” penso.

90 and back

Metti velocemente la tavola in orizzontale e rimettila poi dritta ma non contare sulla lamina

Si prova anche il “lay down board”, qualcosa di troppo matto, velocità senza alcun controllo, puoi mettere i piedi ma è molto rudimentale come controllo, raggiungi velocità tipo 73 km/h a vicinissimo contatto con la sabbia, praticamente sdraiato su una tavola.

Lay down slide

Alte velocità senza alcun controllo

E’ chiaro che si prova di tutto con buona pace di schiena, polpacci e osso sacro che fortunatamente sono ben abituati. 3 ore di sta roba equivalgono ad una buona giornata di scivolate sulla neve, i polpacci si tendono in crampi anche se il caldo è ancora resistibile.
Un paio di birrette e si torna a casa. Checked!

Dune

Scenografia mozzafiato

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